La Notte dello Scorzamauriello: entra nel vivo la XII edizione
il 31 ottobre e il 1 novembre si celebra la “Ognissanti ebolitana”
con la tradizionale cena spettacolo nei ristoranti de Le Tavole del Borgo
EBOLI. E' con la tradizionale cena spettacolo, in programma il 31 ottobre e in replica il 1 novembre, che entra nel vivo la XII edizione de “La Notte dello Scorzamauriello”, la “Ognissanti ebolitana” ispirata alla figura del magico folletto della leggenda popolare e nata come alternativa ad Halloween.
La Notte dello Scorzamauriello è ideata e organizzata dall’associazione Le Tavole del Borgo, composta dagli storici ristoratori del centro antico, in collaborazione con il Comune di Eboli, con il sostegno di Tecnoscuola, main sponsor dell’evento ed il supporto de “La Cuccia del Gatto”, hospitality partner.
Nelle serate di giovedì e venerdì, a partire dalle ore 20.30 i quattro ristoranti associati, Il Panigaccio, Vico Rua, Piazzetta Santa Sofia e PortaDogana si trasformeranno, anche quest' anno, in un palcoscenico dell'arte e del gusto, ospitando cinque spettacoli itineranti, tra musica e teatro, e proponendo un itinerario enogastronomico all'insegna delle tipicità e delle eccellenze del territorio. Tema portante di questa edizione 2019 de La Notte dello Scorzamauriello è, infatti, il “ritorno alle origini”.
Dopo aver viaggiato nel “grande sud” da Napoli alla Lucania, alla ricerca delle analogie che legano la cultura popolare ebolitana a quelle dell'intero Meridione, quest'anno il folletto dispettoso dal cappuccio nero e rosso torna a “Jevule”. Torna, cioè, alla città che gli ha dato i natali e che ne ha tramandato il mito, fino ai giorni nostri: una città ricca di sapori, di talenti, di eccellenze che La Notte dello Scorzamauriello continua a raccontare, nella loro essenza più autentica, con l'intento di valorizzarli ed esaltarli.
L'elemento caratterizzante della cena spettacolo sarà, dunque, proprio l' “ebolitanità”, ricorrente tanto nella proposta enogastronomica, quanto in quella artistica. Ebolitana è, anzitutto, l'spirazione dei menù proposti per l'occasione. In essi non mancherà il piatto tipico ebolitano per eccellenza, il Ciauliello, che proprio in concomintanza con questa XII edizione de La Notte dello Scorzamauriello, punta ad essere inserito tra i PAT- Prodotti Agroalimentari Tradizionali della provincia di Salerno. Ed è proprio sulla preparazione di quest'antica pietanza di origine contadina che Gustavo Sparano de Il Panigaccio, Carmelo Vignes di Vico Rua, Dino Marchetta di Piazzetta Santa Sofia e Filomena Mirra di PortaDogana si sfideranno ne “Il Ciauliello dello Scorzamauriello”, singolare gara “a colpi di mestolo”, proponendo ciascuno una propria interpretazione del Ciauliello. A decretare il vincitore sarà una giuria itinerante di esperti, composta da Antonella Petitti, giornalista enogastronomica e direttore del blogzine Rosmarinonews.it, Federico Mazza del blog Mazzachebuono.it; Annamaria Nobile, referente per l'Asl Salerno del CriPat (centro di riferimento regionale per la sicurezza della ristorazione pubblica e collettiva e delle produzioni agroalimentari tradizionali).
Ebolitana è anche la prevalenza degli artisti che impreziosiranno le cene spettacolo, tutti nomi di prestigio apprezzati e riconosciuti anche fuori dai confini territoriali. Fanno parte del cast delle cene spettacolo de La Notte dello Scorzamauriello 2019 Palcoscenico Ebolitano, la più longeva esperienza di teatro amatoriale cittadina, con all'attivo più di venticinque anni di passione e di successi; “Quelli dei cunti”, ensamble nato dall'unione di sei musicisti, Guido Cataldo, Alberto Ricci, Angela Clemente, Diana Cortellessa, Peppe Monaco; Salvatore Esposito, attore partenopeo di grande verve che vanta ruoli e collaborazione di grande prestigio; “Promenade a Sud”, progetto di musica tradizionale del Sud Italia, di cui fanno parte il percussionista ebolitano Gianluca Mercurio con Matteo Mauriello, Marianita Carfora, Sossio Arciprete e Antonio D'Apolito; i Baraonna, quartetto vocale italiano venuto alla ribalta per aver vinto il premio delle critica al Festival di Sanremo nel 1994, fondato dai fratelli Vito e Delio Caporale, anche loro di orgine ebolitana.
In questa XII edizione, dunque arte e cibo raccontano la tradizione, l'identità ma anche la storia di Eboli, declinandola in suoni, sapori e suggestioni. Una storia che, da sempre, ne La Notte dello Scorzamauriello si compie anche attraverso la leggenda.
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